The Parmigianer n.45

Illustration by Osvaldo Casanova - Tino.

Accendeva il Tardini.

Entrava per ultimo rincorrendo l’utopia di catturare la magia degli spalti: il momento, l’istante, il qui e adesso. Ed erano cambi di direzione come schegge ad incendiare lo stadio che si univa all’unisono al grido: Ti-no! Ti-no! Ti-no!

Quell’andatura fluttuante incarna un’arte nata per strada, lungo quel filo sottile che separa l’orizzonte della mente dalla fantasia, oscilla fra arte e finzione, calcio giocato e calcio sognato. Tino o Tiramolla o ancora “Asprilla, il nome della resa” come il titolo del Corriere della Sera del 22 marzo 1993, quando con un calcio piazzato pervaso di malizia stende il Milan degli Invincibile.